giovedì 11 giugno 2015

CIAO FRATELLO TURI!

TURI FINOCCHIARO E' TORNATO ALLA CASA DEL PADRE!

"Or sui sentier del cielo, felice più d'allor, 
ricorda i vecchi tempi in cui era esplorator!


Ciao, Turi. 
      la nostra Madre celeste,  che per molto tempo hai servito con amore in particolare nei tuoi annuali campi  a Lourdes, nel primo pomeriggio di oggi ti è venuta a prendere per mano per accompagnarti lungo i sentieri del cielo verso la gloria eterna. 
   Confuso e timoroso hai opposto una leggera resistenza nell'accogliere la mano di Maria. Il tuo volto sempre sorridente era nel contempo sornione e perplesso. 
       "Non sono degno, hai detto.... E, poi, ho ancora tanto da fare sulla terra. I miei scout acesi stanno per andare a Roma ad incontrare il Papa. Vorrei andare con loro .... 
        Non sono degno!... Ad agosto vorrei tornare alla Massariotta: ci sono tanti ragazzi che mi aspettano e vorrei aiutare i capi  ed ancora una volta festeggiare con loro il mio compleanno ..... 
      Non sono degno! ......Vorrei tornare qualche giorno a casa per rimettere in ordine le mie carte, completare la collezione dei distintivi scout .... preparare i libretti per il campo di competenza .....
      Vorrei andare al prossimo 'Indaba' del Settore Specializzazioni. Abbiamo tante idee da scambiarci! Da alcuni anni bramo di tornare ad incontrare gli altri capi e i master coi quali ho condiviso molte esperienze .... 
      Vedi, Maria,debbo ancora rimettere a posto l'ultimo attestato di master ricevuto. Ne
sono fiero .... Debbo ringraziare chi me lo ha inviato.
      Non sono degno, Madre! ..... Vorrei presentarmi al Padre celeste con la veste candida .... Dammi il tempo di togliere alcune macchie .... Non sempre ho fatto del mio meglio ...
       Vorrei abbracciare e ringraziare uno per uno i tanti amici che ho avuto la fortuna di conoscere e coi quali ho condiviso un meraviglioso cammino .... Madre Celeste, mi vergogno; non posso presentarmi così al Padre Eterno  .... Non sono degno! ... 

La mia veste non è candida. Dammi il tempo, Madre, di renderla perfettamente pulita.

     Mentre parlavi, docilmente la tua mano stringeva quella di Maria, e - senza accorgertene - ti lasciavi trascinare verso l'alto, come un bambino affida la sua mano a quella materna per lasciarsi condurre. Le tue gambe, irrigidite dalla lunga e grave  malattia, divenivano più leggere e il tuo viso più radioso. Il tuo corpo, consunto dal lungo patire, riprendeva nuovo vigore.  Ti sembrava di volare, avvolto da una luce sempre più forte .... 
      Forse sto sognando? dicevi a te stesso ...
 Non sono degno! hai ripetuto ancora una volta, quasi gridando .... 

     "Vieni, servo buono e fedele!" risuonò alta una voce.

     E ad un tratto ti trovasti tra le braccia del Padre, avvolto da un turbinio di angeli accorsi a far festa ......

Grazie, Turi! Ci mancherai.
 Ci mancherà il tuo dolce sorriso, la tua serenità nell'affrontare un lungo calvario e le varie difficoltà della vita, la tua saggezza e sapienza, la tua competenza e il tuo generoso impegno, il tuo stile scout, i tuoi racconti e i tuoi consigli ....
Ci hai insegnato che lo Scautismo è una meravigliosa avventura da vivere con passione, competenza e stile. Ci hai insegnato che la Fede ci apre spazi immensi di vera vita  e ci proietta verso l'Eterno......

 Aiutaci a fare sempre del nostro meglio. Guida ancora i nostri passi verso la Patria celeste.
      Un abbraccio a nome di tutti i fratelli scout coi quali, alla Massariotta, abbiamo condiviso mille avventure.
                                                                                                                             Giovanni
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I funerali saranno domenica prossima, alle 10,30, in Acireale - Chiesa di San Giovanni Evangelista.

Pregheremo tutti  per accompagnare Turi nella giornata romana che ci attende.. Spiritualmente Turi sarà con noi, come ardentemente desiderava, in occasione dell'incontro con il Santo Padre.

PS . Stiamo raccogliendo memorie e testimonianze su Turi, al fine di preparare un libretto (formato web). Chi desidera collaborare, affinchè la memoria di Turi non si perda, può inviare scritti (in formato word) e foto a: amicimassariotta@gmail.com  

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IL VIAGGIO DEL GRANDE CAPO
Questo distinto signore sulla sessantina è Turi Finocchiaro da Acireale e non sta giocando a fare il capo indiano: egli era un capo indiano, ma era anche un capo tribù masai, uno sherpa, il capo degli aborigeni e all’occorrenza era anche il pifferaio magico, Peter Pan e il vecchio saggio che – tra fumi di incenso e ritmi di tamburi – ti guarda negli occhi e ti indica la strada; ma era anche un falegname, un fabbro, un fotografo, un fabbricante di lance, archi, frecce e scudi, un pittore e un cercatore di tracce, oltre che un fine e appassionato ricercatore di culture e popoli lontani.
Turi è stato tutto questo e molto altro ancora: è stato un capo scout come pochi, di quelli che sanno far crescere bene i ragazzi facendoli impegnare ma anche sognare, è stato un amico e un compagno di strada per trent’anni, è stato una persona buona che più buona non si può. Ha testimoniato, con forza e con tenacia, come una malattia che lentamente ma inesorabilmente si fa strada possa essere tenuta sotto scacco non consentendole di rubare la parte migliore della vita: l’impegno, il servizio, le amicizie, la voglia di scoprire e di sognare, anche senza più forze. Turi non si è arreso alla malattia, è stato il suo corpo a non farcela più. Solo il suo corpo.
Buona strada amico mio.

                                         Luigi Perollo
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Caro Giovanni,
ti ringrazio per avere espresso così bene quello che tutti noi avevamo nel cuore per lo zio Turi...
lo hai pienamente colto nella sua essenza grazie alla grande amicizia ed esperienza reciproca che vi lega... 
purtroppo ha lasciato un grande vuoto e penso che presto un'altra mattonella prenderà posto sulla parete del ricordo alla Base...
questa speravo di vederla il più tardi possibile... invece Dio ha preferito destinarlo ad un altro servizio ed al meritato riposo tra le sue braccia...
è stato un grande maestro di tecnica, di spiritualità e di vita per tutti noi... ha lasciato tracce luminose dietro di se ma ci mancherà tanto lo stesso...
mi è dispiaciuto non essere stata presente ai funerali ma col cuore e la preghiera sono stata vicina ai familiari e al suo gruppo che ha perso un padre...
lo porteremo sempre con noi nel ricordo, nella preghiera e nelle attività... un abbraccio

                                                                   Katia  Macaluso
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Francesco Moscato:
La notizia mi ha rattristito moltissimo. E' stata una persona che ho stimato molto, nonostante abbia avuto poco tempo per conoscerlo. Ciò che mi ha colpito di lui, è stata sicuramente la saggezza raccolta durante il corso della sua vita, saggezza ed esperienze messe a disposizione per i giovani...Buon viaggio Turi!!! Continua a consigliarci da lassù! TI VOGLIO BENE

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1 commento:

Luigi Perollo ha detto...

Luigi Perollo, giornalista
IL VIAGGIO DEL GRANDE CAPO

Questo distinto signore sulla sessantina è Turi Finocchiaro da Acireale e non sta giocando a fare il capo indiano: egli era un capo indiano, ma era anche un capo tribù masai, uno sherpa, il capo degli aborigeni e all’occorrenza era anche il pifferaio magico, Peter Pan, e il vecchio saggio che – tra fumi di incenso e ritmi di tamburi – ti guarda negli occhi e ti indica lastrada; ma era anche un falegname, un fabbro, un fotografo, un fabbricante di lance, archi, frecce e scudi, un pittore e un cercatore di tracce, oltre che un fine e appassionato ricercatore di culture e popoli lontani.
Turi è stato tutto questo e molto altro ancora: è stato un capo scout come pochi, di quelli che sanno far crescere bene i ragazzi facendoli impegnare ma anche sognare, è stato un amico e un compagno di strada per trent’anni, è stato una persona buona che più buona non si può. Ha testimoniato, con forza e con tenacia, come una malattia che lentamente ma inesorabilmente si fa strada possa essere tenuta sotto scacco non consentendole di rubare la parte migliore della vita: l’impegno, il servizio, le amicizie, la voglia di scoprire e di sognare, anche senza più forze. Turi non si è arreso alla malattia, è stato il suo corpo a non farcela più. Solo il suo corpo.

Buona strada amico mio. Luigi